Allora nel caso in cui, a seguito di un qualche problema (rottura dell'hard disk o danni da virus) dovesse risultare necessario riportare il nostro pc alle sue normali condizioni operative, sarebbe molto bello ritrovarsi in un colpo solo anche tutte le applicazioni che avevamo installato oltre che i nostri dati.
Per riuscire in questo compito occorre riuscire ad effettuare una copia puntuale dell’esatto contenuto dell’Hard Disk in questione.
Quindi un primo motivo per cui è importante clonare l’Hard Disk di un computer è che costituisce un modo di fare il backup (ossia una copia di emergenza) di quanto è presente su quel computer e poter quindi ripristinare la situazione esattamente come era al momento dell’ultima copia.
Quanto detto finora vale in senso generale.
Per chi invece in azienda si occupa di gestire i computer in essa presenti sa bene che quando se ne aggiunge uno, magari per darlo ad un nuovo dipendente, occorre impostare il sistema operativo, i driver, installare software e questo, oltre ad essere un compito ripetitivo, richiede tempo su una rete di una decina di computer.
Clonare l’Hard Disk permette di svolgere queste operazioni su un computer di riferimento e poi di duplicare automaticamente la stessa configurazione su tutti gli altri alleggerendo in questo modo il carico di operazioni amministrative quotidiane. Pensate al tempo che si risparmierebbe nel caso in cui si gestisse una grande rete e magari in sedi diverse!
Di soluzioni commerciali che ci permettono di effettuare la clonazione di Hard Disk ne esistono diverse, ma non sarebbe bello se potessimo disporre di un software del genere gratis?
Allora vi farà piacere sapere che esiste una soluzione open source pensata proprio per questo scopo: FOG Project.
Si tratta di un prodotto basato su Linux che non richiede l'impiego di alcun disco di boot dal momento che ogni operazione viene gestita facendo ricorso al protocollo TFTP ("Trivial File Transfer Protocol") ed a PXE ("Preboot Execution Environment").
Quest’ultima è una particolare metodologia che consente di effettuare l'avvio di un computer utilizzando le informazioni che provengono dall'interfaccia di rete ethernet, con il supporto di un server "ad hoc". Tutti i computer collegati alla rete locale sui quali si vogliono effettuare operazioni di clonazione dell’Hard Disk debbono supportare questa modalità ed averla correttamente attivata a livello BIOS.
Un server con Linux come sistema operativo e su cui è stato installato FOG trasmetterà ai sistemi connessi in rete le istruzioni per effettuare la copia del contenuto di un'unità disco od il ripristino della stessa.
FOG supporta anche l'inserimento di una copia proveniente da un computer con una partizione da 80 GB su una macchina con un Hard Disk da 40 GB, purché i dati siano inferiori a 40 GB. Supporta anche il multi-casting, il che significa che è possibile fare copie dell’Hard Disk di molti PC allo stesso tempo.
Dato che si tratta di una soluzione piuttosto articolata consiglio caldamente di impratichirsi con la piattaforma FOG utilizzando due o tre computer di test, non impiegati per scopi produttivi. In alternativa, si può pensare di approntare qualche macchina virtuale servendosi di VMware Player, di Virtualbox o di altri prodotti similari.
Quindi se vi trovate a gestire i computer presenti in azienda (o anche uno studio professionale) e volete creare delle copie clone di backup allora FOG Project vi sarà di grande aiuto.
Se ti è piaciuto l'articolo, iscriviti al feed per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog!
Post
0 comments:
Posta un commento