26 gennaio 2018

Jasper: l'assistente vocale open source!

Chi possiede uno smartphone è già abituato ad interagire usando la propria voce con un assistente virtuale come Siri, Cortana, Alexa o Google Assistant. Ma Amazon e Google sono andati oltre.

Entrambi questi colossi hanno realizzato degli altoparlanti intelligenti (Amazon Echo e Google Home) che possono essere comandati con la voce per accedere ai servizi offerti tramite i rispettivi assistenti vocali Alexa e Google Assistant.

Certo è molto bello avere in casa un assistente intelligente come il maggiordomo Jarvis di Tony Stark in Iron Man, anche se non siamo ancora a quei livelli di sofisticatezza. Però questi oggetti ascoltano la nostra voce e le nostre conversazioni in continuazione ed essendo il loro codice chiuso non sappiamo esattamente tutte queste informazioni dove vanno a finire e che uso ne potrebbe venir fatto.

Questo però non vuol dire che dobbiamo rinunciare ad usufruire delle comodità offerte da questi assistenti digitali. Infatti esiste la possibilità di avere un nostro assistente vocale il cui codice sia libero ed open source, quindi sotto il nostro controllo: basta usare Jasper.

Si tratta di un project open source che mette a disposizione un assistente virtuale a controllo vocale che gira su Raspberry Pi, il microcomputer che ha dimensioni poco più grandi di una carta di credito e che costa poco.

Tutto quello che occorre avere per realizzare il nostro personalissimo assistente vocale è avere, oltre al su citato Raspberry, un microfono USB, delle casse Jack attive (preamplificate) ed una connessione ad internet.

Sul sito dedicato al progetto si trovano tutte le indicazioni su come procedere alla sua installazione. Ci sono due modalità: una più semplice e veloce per chi non è troppo tecnico e vuole essere subito pronto, una più articolata per chi ha competenze più tecniche.

Quale che sia la strada seguita per rendere operativo il nostro Jasper, una volta pronto potremo usarlo per accedere a tutta una serie di servizi resi disponibili tramite quelli che vengono chiamati "Moduli".

Ce ne sono a disposizione veramente tanti: c'è quello che ci permette di accedere a Google Calendar per gestire i nostri eventi e attività; quello per interagire con il nostro account su Twitter; quello per memorizzare delle note su Evernote; Movies per recuperare informazioni su film; naturalmente quello per accedere alle previsioni meteo e via discorrendo. Un elenco completo può essere trovato sul sito del progetto.

Se non dovessero bastarci i moduli già disponibili possiamo farne richiesta direttamente tramite il sito oppure, se sappiamo programmare in Python, possiamo sviluppare un nostro modulo personalizzato sfruttando le API messe a disposizione. E' questo il bello di usare codice open source!

Quindi se sognate di avere un assistente intelligente come quello di Iron Man e siete rimasti affascinati da Amazon Echo o Google Home ma volete avere voi il controllo allora vi basterà acquistare un Raspberry ed installarvi Jasper.

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12 gennaio 2018

Jitsi Meet: videoconferenze gratis senza limiti di partecipanti!

Con l'ampliarsi della banda dedicata alle telecomunicazioni ed grazie all'accesso ad Internet ovunque ci troviamo, oggi comunicare con amici, parenti e colleghi distanti è diventato molto facile.

Ci sono tanti servizi che ci permettono di comunicare tramite la Rete. Però richiedono anzi tutto di scaricare un software sul proprio computer o dispositivo mobile, e poi che gli interlocutori siano tutti registrati a tale servizio. Inoltre non è possibile effettuare conversazioni (audio e/o video) tra servizi diversi e spesso pongono limiti (superabili solo a pagamento) al numero dei partecipanti alle nostre conversazioni.

La soluzione ideale sarebbe un servizio che non richieda di installare nulla, che si possa usare tramite un web browser senza alcuna registrazione e che magari non metta limiti al numero dei partecipanti.

Penserete che servizi così non ce ne sono, specie di gratuiti. Sbagliato, ce ne sono ed uno di questi è Jitsi Meet.

Si tratta di un servizio di videoconferenza open source che sfrutta il recente protocollo WebRTC che permette di trasformare il proprio web browser in un soft-phone; basta avere a disposizione una webcam sul proprio computer o dispositivo mobile. Il limite al numero in contemporanea dei partecipanti ad una videoconferenza è dato solo dalla banda disponibile.

Avviare una videoconferenza è molto semplice: senza alcun bisogno di registrarsi, si crea una stanza assegnandole il nome che preferiamo; a questo punto dobbiamo solo condividere questo url con le persone con cui vogliamo entrare in contatto e aspettare che si colleghino per iniziare a comunicare.

In quanto creatori della stanza (essendo i primi a partecipare) possiamo impostare alcune comode opzioni come una password per l’accesso così da avere delle videoconferenze private oppure fare conferenze in broadcasting dove gli altri partecipanti guardano e basta.

Abbiamo poi la possibilità, ovviamente, di condividere lo schermo e documenti; usare una chat per mandare messaggi di testo ai partecipanti. Ma la funzionalità forse più interessante è quella di far comunicare Jitsi Meet con il nostro account YouTube così da creare una live sincronizzata sul nostro canale.

Dal momento che non è richiesta alcuna registrazione per utilizzare il servizio, tutti i partecipanti risulteranno anonimi. Ma c'è comunque la possibilità per tutti i partecipanti di personalizzare avatar e username per la sessione corrente, permettendo così un facile riconoscimento.

Se non potessimo essere seduti davanti ad un PC e volessimo partecipare ad una videoconferenza usando il nostro smartphone, nessun problema. Per i dispositivi Android ed iOS esistono delle app gratuite scaricabili direttamente dai rispettivi App Store.

Quindi se state cercando un servizio di videoconferenza da usare a livello personale e/o professionale che sia gratuito, facile e di buona qualità, ma che soprattutto non poga limiti sul numero dei partecipanti allora dovete provare Jitsi Meet.

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