30 giugno 2009

Jahshaka: video editing degno di Hollywood!

Quante volte guardando un film al cinema o un videoclip in tv non abbiamo pensato quanto sarebbe bello poter realizzare filmati del genere con il nostro computer?

A prima acchito può sembrare lontano dalla nostra portata, specie dal lato economico. Eppure per chi volesse cimentarsi nella stupenda arte del video editing è a disposizione una piattaforma che offre un'ampia gamma di strumenti professionali, che nulla hanno da invidiare ai prodotti commerciali, ed è anche gratuita.

Questa meraviglia si chiama Jahshaka.

Si tratta di un software di video editing professionale che permette di ottenere molti effetti speciali tipici dei film di fantascienza o dei video musicali.

Integra diversi moduli ricchi di funzioni tra cui il ritocco delle immagini fotogramma per fotogramma, l'inserimento di titoli, l'editing audio e video, animazioni ed effetti speciali.

Jahshaka può essere utilizzato in ambiente Windows, Mac, Linux, Irix e Sun. Supporta i principali formati multimediali quali Flash, .avi, Quicktime, Windows Media Player e Real Player. Gestisce video sequenze non compresse e rende possibile la visione e l'editing di video in qualsiasi formato e/o risoluzione.

C'è da dire che l'uso del programma non è banale, occorre dedicargli un po' di pazienza e di tempo (specie perchè al momento è disponibile solo in lingua inglese), ma una volta capito come funziona diventa abbastanza intuitivo.

A complemento di una suite già completa è disponibile anche un player per vedere il risultato del lavoro fatto: JahPlayer.
Questo player è l'unico che supporta un canale di uscita video ed il playback per i formati HD, PAL e NTSC. Inoltre è in grado di riprodurre sequenze video non compresse ed integra il display SMPTE timecode.

Insomma Jahshaka è un programma assolutamente da provare, specie considerando la qualità del prodotto ed il fatto che è gratis. Se volete avere effetti professionali degni di Hollywood è il miglior programma da utilizzare!

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22 giugno 2009

Sweet Home 3D: l'architetto digitale

State pensando di arredare casa oppure il negozio e volete avere un'anteprima di come verrà una volta finiti i lavori? Oppure siete uno studio di architetti e volete far vedere ai vostri clienti come sarà il nuovo ufficio?

Niente di più semplice con Sweet Home 3D.

Sweet Home 3D è un software open source sviluppato in Java pensato per l'arredo di interni ed in modo particolare di case, negozi e uffici. Il programma è disponibile in italiano per Windows, Linux e Mac.

E' molto semplice utilizzare; ogni elemento può essere posizionato con dei semplici clic del mouse oppure trascinandoli dove serve.

L'area di lavoro nella parte sinistra riporta tutti gli elementi che si hanno a disposizione. La parte destra invece è divisa in due parti: nella parte superiore viene visualizzata la piantina in cui è possibile trascinare gli elementi selezionati nella parte sinistra; nella parte inferiore viene visualizzata, in tempo reale, un'anteprima tridimensionale.

Ma la funzione veramente interessante di questo programma è la disponibilità di una visualizzazione di visitatore virtuale in modo da vedere l'interno della casa spostandosi in ogni direzione. Questa funzionalità è molto interessante non solo per gli studi di architetto o disegno di interni ma, ad esempio, anche per le agenzie immobiliari che vogliono far fare un giro della casa ai potenziali acquirenti senza dover necessariamente andare sul posto.

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12 giugno 2009

Mini server da presa elettrica


Da quando sono stati inventati i transistor ed i microprocessori l'imperativo è stato miniaturizzare. Rendere tutto sempre più piccolo.

Basti pensare che i primi computer occupavano stanze intere mentre adesso possiamo portarli tranquillamente a passeggio.

Ma la miniturizzazione non significa solo avere qualcosa sempre più piccolo ma si accompagna anche ad un aumento delle sue potenzialità. Un esempio chiarificatore è il seguente: il computer di bordo dell'Apollo 11 oltre ad occupare molto spazio era molto meno potente di un processore presente in una delle nostre moderne lavatrici.

Una anticipazione di cosa ci riserverà nel futuro prossimo la miniaturizzazione è rappresentata dai mini server da presa elettrica.

Il primo di questi mini server si chiama SheevaPlug della americana Marvell Semiconductor.

Si tratta di un micro computer delle dimensioni di un caricabatterie per cellulare ma che ha al suo interno un processore da 1.2GHz, una memoria flash da 512MB ed una memoria RAM DDR2 da 512MB. Come sistema operativo è in grado di supportare diverse distribuzioni basate sul kernel Linux 2.6.

Il suo consumo di corrente è di soli 5 watt per ora, praticamente roba da nulla se confrontato con i 25-100 watt per ora consumati da un pc domestico usato come server. In pratica consuma quanto una luce notturna!

Essendo dotato di interfaccia Gigabit ethernet e di presa USB 2.0 rappresenta una soluzione economica e versatile non solo per usi privati ma per piccoli uffici e aziende.

Per scopi privati può essere sfruttato per svolgere diverse funzioni: come server domestico, come web server oppure per conservare file audio e video accessibili in via remota (anche se per ora è possibile interagire da remoto solo tramite web browser).

Invece per scopi aziendali alcuni possibili utilizzi possono essere:
  • la videosorveglianza
  • come NAS server (è sufficiente collegargli un HD esterno abbastanza capiente)
  • come print server
  • la domotica (esempio centralina per l'accensione di luci ed elettrodomestici)
Questo gioiellino della microelettronica attualmente è disponibile in commercio al prezzo di 99$ ma la Marvell stima che il prezzo potrebbe scendere di oltre il 50% per le versioni future.

Al momento sul mercato è disponibile solo un altro mini server con caratteristiche analoghe:
Pogoplug della americana Cloud Engines. Anche per questo mini server il prezzo è di 99$.

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5 giugno 2009

VirtualBox: virtualizzare il sistema operativo gratis

Ultimamente si sente tanto parlare di virtualizzazione. Ma che cos'è? E che vantaggi può portare?

Per virtualizzazione si intende la creazione di una versione virtuale di un risorsa (sia essa hardware o software) di solito disponibile fisicamente.
Tra i tanti impieghi della virtualizzazione quello più utilizzato (o comunque il più noto) è la virtualizzazione di sistemi operativi, ossia la possibilità di far girare su una stessa macchina diversi tipi di sistemi operativi (ad esempio Windows e Linux).

Il vantaggio principale della virtualizzazione è che ogni macchina virtuale creata è completamente indipendente da qualunque altra macchina virtuale presente sul computer.
Ciò implica che:
  • è possibile far girare applicazioni magari oboslete che richiedono un particolare ambiente operativo (ad esempio Dos) senza dover necessariamente dedicare una macchina fisica
  • si possono fare dei test di software senza rischiare di compromettere il sistema principale
  • viene resa più facile ed efficace la procedura di backup e ripristino dell'intero sistema (dati e soprattutto configurazioni)
Più in generale i vantaggi della virtualizzazione sono diversi a seconda del contesto in cui viene utilizzata.
Esistono quattro aree principali in cui viene utilizzata:
  • ambito personale
  • ambienti di sviluppo/test
  • ambienti didattici
  • ambito aziendale
In ambito personale consente a chi possiede un pc di installare un secondo sistema operativo indipendente. In questo modo è possibile installare e provare applicativi in continuazione usando il sistema virtuale evitando così di danneggiare o bloccare il sistema di base.

Negli ambienti di sviluppo/test consente di avere sempre disponibili sistemi dedicati per la generazione e l'esecuzione di specifici programmi, al fine di verificarne lo stato di funzionamento in condizioni differenti.

In campo didattico consente di approntare intere sale per convegni, seminari o corsi in poco tempo e di ripristinare lo stato dei singoli computer per l'evento successivo. In questo modo non è più necessario dover trasportare macchinari e doversi preoccupare del ripristino della situazione originale per la lezione successiva.

A livello aziendale consente la riduzione dei costi di gestione delle macchine e un minore dispendio di risorse hardware nonchè un notevole risparmio energetico.

Sul mercato esistono diversi prodotti che permettono la virtualizzazione di sistemi operativi. Tra i tanti voglio segnalarvi VirtualBox non solo perchè open source ma anche perchè ben si presta ad essere utilizzato sia in contesti personali che aziendali.

VirtualBox è stato sviluppato originariamente dalla società tedesca Innotek, acquisita da Sun Microsystem nel Febbraio 2008.

Il software offre funzionalità molto interessanti ma quella che spicca tra tutte è la "seamless windows": ossia la possibilità di visualizzare le finestre aperte nella macchina virtuale insieme a quelle del computer "ospite".

Attualmente VirtualBox può essere installato sia su macchine Linux che Windows e supporta un gran numero di sistemi operativi virtuali (detti "guest") tra cui addirittura Windows Vista e Red Hat Enterprise Linux. Potete trovare un elenco aggiornato e completo dei sistemi supportati al seguente link: sistemi VirtualBox.
Mentre potete trovare alcune immagini di VirtualBox in funzione al seguente link: VirtualBox al
lavoro
.

Oltre alla versione open source (VirtualBox OSE) esiste anche una versione a pagamento che può essere utilizzata gratuitamente per scopo personale a fini valutativi. Comunque la versione open source è più che sufficiente per un utilizzo soddisfacente.

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