10 luglio 2017

In futuro il primo soccorso arriverà dal cielo!

Il primo impiego dei droni è stato prevalentemente in campo militare e scientifico. Recentemente sono stati sdoganati da questi ambiti per essere utilizzati anche in contesti civili come ad esempio nelle attività commerciali. In futuro saranno sicuramente utilizzati sempre più in contesti sociali.

Un istituto clinico svedese (Karolinska Institute di Stoccolma) ha valutato la possibilità di impiegare i droni per poter soccorrere persone colpite, ad esempio, da arresto cardiaco. In queste situazioni, infatti, la sopravvivenza dipende fortemente dalla tempestività del primo soccorso. Recentemente, per fronteggiare situazioni di questo tipo, si è predisposta una diffusione sul territorio delle "colonnine con defibrillatori"; è possibile vedere ad esempio in metropolitana i cartelli con la scritta DAE (Defibrillatore Automatico Esterno).

Nello studio condotto dall'istituto clinico svedese è stato utilizzato un drone multirotore, equipaggiato con GPS e un defibrillatore DAE, ospitato in una stazione dei vigili del fuoco presente in una zona molto frequentata nella parte nord di Stoccolma. Nel corso dell'esperimento il drone è intervenuto in 18 chiamate di soccorso per arresto cardiaco entro un raggio di 10 km dalla sua base, ottenendo ogni volta prestazioni migliori rispetto a quelle delle ambulanze.

I risultati della ricerca, consultabili online, mettono in evidenza che l'uso di droni opportunamente equipaggiati ridurrebbe i tempi medi di intervento di oltre 16 minuti.

Anche se al momento lo studio citato è stato svolto in condizioni di traffico aereo e meteorologiche controllate, i risultati lasciano intravvedere un futuro non troppo lontano in cui il primo soccorso arriverà dal cielo in attesa dell'arrivo dell'ambulanza.

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