11 giugno 2012

Tizen: il sistema operativo open source multidevice!

Con l'avvento sul mercato del sistema operativo Android di casa Google oggi esistono diversi apparecchi basati su di esso: oltre ai tradizioni smartphone e tablet, è possibile trovare cornici digitali, eBook reader, navigatori satellitari e finanche elettrodomestici.

Ciò è stato possibile grazie alla scelta di Google di rendere il suo sistema operativo disponibile come open source. In questo modo ogni azienda dell'industria elettronica può adattare Android affinchè possa essere fatto funzionare sui propri prodotti.

Sulla scia di Android sta per affacciarsi un nuovo sistema operativo: Tizen.

Si tratta di un sistema operativo open source, supportato da Intel e Samsung, basato su Linux progettato per essere utilizzato su tablet, netbook, cellulari, SmartTV e sistemi a bordo di veicoli.

Ciò che lo contraddistingue da Android è che invece di poggiare su Java è basato su HTML5 ed altri standard web. Infatti per poter sviluppare applicazioni per questa piattaforma sono necessarie le stesse competenze usate per realizzare siti web.

Ma la caratteristica che rende Tizen veramente interessante è che su di esso sarà comunque possibile far girare le applicazioni sviluppate per la piattaforma Android. A rendere possibile questo è l'Application Compatibility Layer (ACL), un software realizzato da Open Mobile.

Potreste pensare che il suo avvento sul mercato, visto l'ambizioso obiettivo di girare sul più ampio spettro di dispositivi, non sia così vicino. Invece no, i primi dispositivi basati su Tizen saranno disponibili dalla seconda metà del 2012. Pare che HTC e Samsung saranno i primi costruttori a presentare degli smartphone con Tizen mentre Acer ed Asus lo installeranno su netbook destinati ai mercati emergenti.

Quindi sembra che nel futuro prossimo molti produttori decideranno di puntare su soluzioni open source per garantire un'uniformità di esperienza di utilizzo dei loro prodotti. Di sicuro tra Android e Tizen (e magari altri che verranno in futuro) avranno l'imbarazzo della scelta.

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